martedì 13 luglio 2010

SEI GIORNI SULLE APUANE





Seravezza nel mio cuore


Data di partenza 10 settembre 2011

Prima tappa


Posteggiamo al parcheggio a fianco del cimitero di Castelpoggio. Qua, subito a destra, sale il sentiero che inizialmente costeggia il camposanto, poi attraversa la strada asfaltata e in 2’ sale ancora a destra come stradello asfaltato ben segnato in salita. In breve esso diventa sterrato e passa per orti con panorama sulla costa e poi entra decisamente nel bosco. A 9’ il sentiero devia a sinistra con lieve discesa e dobbiamo tralasciare il percorso principale che va a destra. La parte iniziale è un’ottima mulattiera nel castagneto lastricata con pietre e circondata da muri di contenimento e in buona salita . A 15’ troviamo un riparo per cavalli e dobbiamo proseguire a sinistra per lo stradello che progressivamente diventa uno sterrato abbastanza ampio con tratti di salita ripida e altri di salita più dolce. Aumentano i pini e a 41’ siamo alla Maestà questa è zona molto amata dai carraresi per picnic, per vacanza e per i pranzi dei giorni festivi, sono presenti alcune case private e un ristorante. Proseguiamo seguendo il sottopasso, sotto la strada per Campocecina, per uno sterrato evitando le deviazioni a destra e a sinistra e continuando diritti, poco avanti ritroveremo anche i segni del sentiero. Adesso aggiriamo la modesta vetta della Pizza (951m) e saliamo dolcemente nel bosco fitto e fresco di pini e a 56’ cominciamo a scendere poi il sentiero si apre e a 01h 03’ siamo a un bel punto panoramico sulla zona di Fosdinovo e dopo circa 3’ sulla sinistra ci stacca un promontorio roccioso panoramico anche su Viano e Tenerano nel comune di Fivizzano. Torniamo sui nostri passi e a 01h 09’ scendiamo decisamente sulla destra e subito dopo troviamo un cancello per le bestie al pascolo. Il sentiero adesso prosegue nel bosco fitto e non è molto bello, a 01h 22’ abbiamo una finestra panoramica ancora sulla zona di Tenerano poi, con saliscendi con tratto finale in salita, percorriamo la zona di Malpasso che ci porta sulla strada asfaltata per Campocecina a 01h 30’. Percorriamo un breve tratto sulla strada e a 01h 36’ il sentiero prosegue sulla destra per una pinetina piuttosto degradata. Il cartello del Cai ci ricorda che ci sono alcuni tratti esposti, il sentiero è poco frequentato e all’inizio dominano i rovi poi il sentiero diventa più pulito e a 01h 47’ inizia il tratto più esposto che costeggia gli strapiombi della Tecchia della Dogana. All’inizio il sentiero è in lieve discesa tra l’erba poi risale e diventare più tranquillo dopo 5’. Ci sono pochi segni, ma la traccia è abbastanza evidente, in ogni modo bisogna tenersi sempre sulla sinistra e a 01h 59’ siamo a un punto panoramico sulla costa (il punto più alto dell’escursione) da cui scendiamo per un tratto degradato per salire ancora tra i pini e arriviamo alla Gabellaccia a 02h 08’. Quindi sentiero 185 fino all'alpeggio di Acqua Sparta, ristoro Belvedere e quindi Rifugio Carrara





Treno da Chiavari         ore 05:42
Arrivo a Carrara           ore 07:24

Bus da Carrara              ore 08:00
Arrivo a Castelpoggio  ore 08;35


Seconda tappa

Dal Rifugio Carrara si segue il sentiero 173, si supera il monte Borla e si scende alla Foce di Pianza, quindi Foce del Faneletto e Conca del Catino. Oltrepassata la Foce del Pollaro troviamo il bivio fra i sentieri 38 e 173, si risale l’esteso bosco fino alla Foce di Vinca, Foce di Navola, seguendo il sentiero 37 si giunge alla Foce Rasori, attenzione a non prendere il sentiero 168.... dalla Foce seguendo il segnavia 186 si sale di circa 400 metri fino a raggiungere la Foce o Finestra del Grondilice (1.750 m.) si scende le pendici est seguendo il segnavia 186 fino a giungere al Rifugio Orto di Donna (1.503 m.) Dove troviamo Christian, Stefania, Naik e Elisabetta.
Lunghezza 12 km
Dislivello 700 m.
Durata 6 h.


Terza tappa

Dal rifugio si segue il sentiero n°179, si attraversa un ravaneto e si risalgono i pendii del monte Contrario (1.789 m.) e della quota settentrionale del monte Cavallo (1.895 m.), fino alla Foce di Cardeto (1.680 m.). Da qui si può salire sulla vetta più alta delle Apuane, il Pisanino (1.946 m.). Si prosegue invece fino a incrociare la strada marmifera che sale da Gorfigliano al Passo della Focolaccia, qui si trova il bivacco Aronte, da qui si prende il sentiero 148 che porta sulla sommità della Tambura (1.890 m.) per poi discendere sul versante opposto all’omonimo passo (1.620 m.).da qui il sentiero a destra n°35 porta al rifugio Nello Conti lungo la Via Vandelli, noi invece prendiamo a sinistra sempre il sentiero n°35 che in una breve discesa ci porta all’incrocio con il sentiero n°31 che seguiamo in direzione di Passo Sella, da qui si scende fino alle prime case di Arni proseguendo per il sentiero 31-33 fino al Rifugio Puliti.

Lunghezza km 12
Dislivello 1.200 m.
Durata 8 h.


Quarta tappa

Dal rifugio Puliti si segue il sentiero n°33 fino alle Gobbie e oltrepassata la carrozzabile si sale lungo una faggeta fino alla via marmifera che sale da sinistra (1.110 m.). Dopo due km si trova una cava della Henraux, siamo sotto il monte Altissimo, proseguendo sulla strada, dopo la località Betigna, si arriva al Colle Cipollaio dove si imbocca il sentiero n°141 fino al Passo dei Fordazzani, Passo di Croce, da cui passiamo al sentiero n° 11 lungo la via di cava al Colle di Fociomboli da dove si risale un’altra strada marmifera fino all’imbocco del sentiero n°129 che ci porta alla Foce di Mosceta e quindi al rifugio Del Freo (1.170)

Lunghezza 10 km
Dislivello 400 m.
Durata 5 h,


Quinta tappa

Dalla Foce di Mosceta si risale lungo il sentiero n°126 fino a quota 1.743, il Callare della Pania da dove si prosegue fino a quota 1835 da dove un cartello indica i vari modi di raggiungere il rifugio fra cui il percorso di cresta che fa toccare la quota 1.859. Il vallone dell’Inferno e la Focetta del Puntone ci conducono finalmente al Rifugio Rossi (1.609).
Lunghezza 4km.
Dislivello 570 m.
Durata 3,30 h.


Sesta Tappa

Dal Rifugio Rossi seguendo il sentiero n°7 si torna verso il Vallone dell’Inferno, la Focetta del Puntone, si risale la cresta della Pania e si arriva al Passo degli Uomini della Neve. Si discende quindi il versante meridionale della Pania fino alla Foce di Valli, da qui, seguendo il crinale roccioso della Cresta Pulita si segue il sentiero n°110 fino ad incontrare lo spettacolare arco del Monte Forato (1.223m.). Si prosegue in direzione della Foce di Petrosciana direttamente o seguendo il sentiero più agevole n°12.fino alla Casa del Monte e poi il 131 fino alla Foce Prendendo il sentiero n°6 lasciamo la Foce e scendiamo sul versante versiliese fino alla Foce Moscoso, continuando in direzione Stazzema si prende poi il sentiero n°121 fino alla Baita dello Scoiattolo ottimamente gestita da Ermete e Italo, volendo si prosegue per il Rifugio Forte dei Marmi, si prosegue seguendo i segnavia 121, 3, 101 fino alla Foce del Termine.
Il sentiero n° 2 ci porta infine a Casoli da cui è possibile raggiungere Camaiore, Viareggio. Altra possibilità e quella di scendere a Stazzema, io ho scelto questa e poi su strada asfaltata ho proseguito per Ponte Stazzemese, Ruosina, Seravezza, Corvaia, Ripa ed infine Querceta dove ho preso il treno per Chiavari
Lunghezza15 km (Arrivare a Querceta si fanno almeno 20/25 km)
Dislivello 150 m.
Durata 7 h.

1 commento:

  1. ...chi si ferma è perduto....chi si volta indietro talvolta rischia di inciampare in avanti....bravo avanti sempre...
    Saluti

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